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BIBLIOTECA - VOLUMI DEL GME

Vademecum della borsa elettrica italiana

AGGIORNATO A SETTEMBRE 2012

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Il Gestore dei Mercati Energetici S.p.A. (GME) è la società responsabile in Italia dell'organizzazione e della gestione, secondo criteri di neutralità, trasparenza, obiettività e concorrenza, del Mercato Elettrico, del Mercato del Gas naturale e dei Mercati per l’Ambiente.
Il GME è interamente partecipato dalla società Gestore dei Servizi Energetici - GSE S.p.A. (GSE), a sua volta interamente partecipata dal Ministero dell’Economia e delle Finanze; il GSE controlla al 100_, oltre al GME, anche le società Acquirente Unico S.p.A. (AU) e Ricerca sul Sistema Energetico S.p A. (RSE).
La costituzione del GME si inquadra nel più ampio contesto del processo di liberalizzazione del settore elettrico avviato nel 1999 e la sua missione consiste nel favorire lo sviluppo di un sistema elettrico nazionale concorrenziale.
Ad oggi il GME rappresenta uno dei principali soggetti istituzionali di riferimento del settore energetico affiancandosi agli altri soggetti istituzionali del settore (Ministero dello Sviluppo Economico, Ministero dell’Economia e delle Finanze, Autorità per l’energia elettrica e il gas, ecc.).

La Borsa Elettrica, strumento fondamentale per lo sviluppo di un mercato elettrico concorrenziale in Italia, favorisce l’emergere di prezzi di equilibrio efficienti che consentono agli operatori, produttori e grossisti, di vendere e comprare con sicurezza e trasparenza energia elettrica nella maggiore convenienza economica. Il GME, infatti, svolge le sue funzioni secondo principi di neutralità, trasparenza, obiettività e concorrenza, così come previsto dal Decreto che lo ha istituito.

I Mercati dell’energia elettrica, gestiti dal GME, si articolano in: Mercato a Pronti dell’Energia (Mercato del Giorno Prima, Mercato Infragiornaliero e il Mercato per il Servizio di Dispacciamento), Mercato a Termine dell’Energia con obbligo di consegna fisica dell’energia e Piattaforma per la consegna fisica dei contratti finanziari conclusi sull’IDEX. Dal 2007, il GME gestisce anche la Piattaforma dei Conti Energia a Termine (PCE), attraverso la quale gli operatori che negoziano bilateralmente energia elettrica al di fuori del MPE e in particolare sul MTE o su base bilaterale (c.d. over the counter o OTC), registrano le relative obbligazioni commerciali e dichiarano i relativi programmi di immissione e prelievo.
Il GME partecipa inoltre all’attuazione delle politiche ambientali attraverso la gestione dei Mercati per l’ambiente, ovvero del Mercato dei Certificati Verdi, del Mercato dei Titoli di Efficienza Energetica, del Mercato delle Unità di Emissione1 e del Mercato delle certificazioni CO-FER che rappresentano uno strumento che consente di poter certificare la percentuale di energia prodotta da fonti rinnovabili nelle offerte commerciali delle imprese di vendita di energia elettrica.
Al Gestore dei Mercati Energetici è affidata, inoltre, ai sensi della legge 23 luglio 2009, n. 99, all’art. 30, comma 1, la gestione economica del Mercato del gas naturale e, al comma 2, la gestione dei servizi connessi alla compravendita di gas.
Dal 10 maggio 2010, il GME gestisce la piattaforma per la negoziazione del gas naturale (P- Gas), come successivamente modificata ed integrata, che si articola in tre comparti:
- il Comparto Import, su cui i soggetti che importano gas prodotto da paesi non appartenenti all’Unione Europea possono adempiere all’obbligo di offerta di quote del gas importato;
- il Comparto Aliquote, sul quale i titolari di concessioni di coltivazione di giacimenti vendono le aliquote dovute allo Stato (c.d. royalties).
- il Comparto ex Dlgs 130/10, sul quale i soggetti investitori aderenti al meccanismo dello Stoccaggio Virtuale possono adempiere all’obbligo di offerta di quantitativi di gas agli stessi resi disponibili nel periodo invernale dagli stoccatori virtuali abbinati.

Dal 10 dicembre 2010, il GME organizza e gestisce anche il Mercato del gas naturale a pronti (MGAS), nell’ambito del quale gli operatori che siano stati abilitati ad effettuare transazioni sul Punto di Scambio Virtuale (PSV) possono acquistare e vendere quantitativi di gas naturale.
Nell’ambito dei Mercati del Gas, la Delibera ARG/gas 45/11 del 14 aprile 2011, recante "Disciplina del bilanciamento di merito economico del gas naturale", ha affidato al GME, in nome e per conto di Snam Rete Gas S.p.A., l’organizzazione e la gestione della piattaforma per il bilanciamento del gas naturale (PB-GAS), avviata in data 1 dicembre 2011.
L’art. 32 del D.Lgs 1 luglio 2011, n.93, ha inoltre disposto che il GME assuma la gestione dei mercati a termine fisici del gas naturale.

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Vademecum mercati per l’ambiente

AGGIORNATO AL 2009

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L’attenzione dell’uomo rispetto alla salvaguardia dell’ambiente in cui vive cresce in maniera proporzionale allo sviluppo scientifico e tecnologico il quale, se da una parte produce benessere e ricchezza, dall’altra crea pericoli e rischi per l’ambiente. Impegnarsi per raggiungere importanti obiettivi di risparmio energetico e di riduzione delle emissioni di gas serra sono scenari prospettati che possono essere realizzati grazie a provvedimenti mirati e dal cui raggiungimento si può ottenere, oltre ai ben noti benefi ci ambientali, anche un aumento di opportunità lavorative. In Italia sono stati introdotti meccanismi di mercato per incentivare gli interventi di salvaguardia ambientale che consentono una riduzione delle emissioni atmosferiche dannose attraverso lo sviluppo delle fonti rinnovabili per la produzione di energia elettrica, l’incremento dell’effi cienza energetica nei processi industriali e l’applicazione di nuove tecnologie. In tale scenario si inserisce l’attività del Gestore dei Mercati Energetici S.p.A. (GME) che, oltre a gestire la borsa italiana dell’energia elettrica, è direttamente impegnato nel favorire l’attuazione delle politiche a tutela dell’ambiente attraverso l’organizzazione e la gestione dei Mercati per l’Ambiente, quali il Mercato dei Certificati Verdi, il Mercato dei Titoli di Efficienza Energetica ed il Mercato delle Unità di Emissione. Tali mercati rispondono pienamente alla normativa internazionale e nazionale, permettendo alle imprese di perseguire accanto ad obiettivi economici anche scelte ambientalmente sostenibili. Con la pubblicazione del Vademecum dei Mercati per l’ambiente, il Gestore dei Mercati Energetici intende fornire un quadro dello scenario in cui si inserisce la propria attività fornendo uno strumento di facile divulgazione per illustrare i suoi Mercati ed i loro vantaggi.

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Vademecum della Piattaforma dei Conti Energia a Termine

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Il processo di liberalizzazione del settore elettrico è stato avviato in Italia nel 1999 con l’entrata in vigore del Decreto Legislativo n. 79/99, che ha dato attuazione alla Direttiva Comunitaria "concernente norme comuni per il mercato interno dell'energia elettrica" (Direttiva 96/92/CE), successivamente abrogata dalla Direttiva 2003/54/CE. In virtù di tale Decreto (Art. 5), è stato istituito nel nostro Paese un sistema organizzato per l’acquisto e la vendita dell’energia elettrica all’ingrosso, ovvero il Mercato Elettrico, comunemente conosciuto come "borsa elettrica", sul quale è possibile comprare e vendere partite di energia elettrica per il giorno successivo (mercato spot). Il Mercato Elettrico, attivo dal 31 marzo 2004, è gestito dal Gestore dei Mercati Energetici S.p.A. (GME), società istituita dallo stesso Decreto, che agisce in qualità di controparte centrale nelle contrattazioni registrate in borsa. La borsa elettrica, tuttavia, non è obbligatoria; l’elettricità, infatti, può essere contrattata anche bilateralmente, ovvero sulla base di liberi accordi tra gli operatori. Nell’ambito di tali contratti prezzi e quantità vengono determinati liberamente dalle parti contraenti. Anche in quest’ambito il GME svolge funzioni rilevanti. Il GME, infatti, gestisce la Piattaforma dei Conti Energia a Termine (PCE), ovvero la piattaforma attraverso la quale gli operatori, che hanno concluso contratti al di fuori del sistema delle offerte, registrano le obbligazioni commerciali e dichiarano i relativi programmi di immissione e prelievo di energia elettrica che si impegnano ad eseguire nell’ambito di detti contratti. Il GME gestisce la PCE ai sensi dell’Art. 16 dell’Allegato A della Delibera n. 111/06, che ha stabilito che Terna - Rete Elettrica Nazionale S.p.A. (Terna)1 è responsabile della registrazione degli acquisti e delle vendite a termine e dei programmi di immissione e di prelievo di energia e svolge tale servizio anche avvalendosi dell’opera del GME. Il GME pertanto ha realizzato e gestisce la PCE, svolgendo tale ruolo in nome proprio e per conto di Terna, sulla base di quanto contenuto nel Regolamento della Piattaforma dei Conti Energia a Termine (Regolamento PCE) e delle Disposizioni Tecniche di Funzionamento (DTF), predisposti ai sensi dell’Art 17 dell’Allegato A della Delibera n. 111/06 dal GME stesso secondo criteri di neutralità, trasparenza, obiettività, nonché concorrenza tra gli operatori.

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Guida al mercato delle rinnovabili

AGGIORNATO AL 2009

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Un guida snella, di facile consultazione la cui finalità principale è quella di illustrare, in modo semplice ma completo, le modalità di accesso al mercato delle rinnovabili. Sono questi gli obiettivi che si propone la pubblicazione nata dalla collaborazione tra il Gestore dei Mercati Energetici S.p.A. (Gme) - la società a cui è affidata l’organizzazione e la gestione economica del mercato elettrico e dei Mercati Ambientali tra cui il Mercato dei Certificati Verdi - e l’Associazione Produttori Energia da fonti Rinnovabili (Aper).

Frutto dell’operato di un gruppo di lavoro interno alle due strutture che hanno condiviso le rispettive conoscenze e competenze, la guida descrive, in modo chiaro e dettagliato la normativa nazionale che regola la vendita dell’energia da fonte rinnovabile; i meccanismi di incentivazione e il loro funzionamento (certificati verdi, tariffa omnicomprensiva); le diverse possibilità offerte dal sistema all’operatore per vendere l’energia prodotta (ritiro dedicato, scambio sul posto).

La pubblicazione ha l’obiettivo di supportare l’attività degli operatori del settore delle fonti rinnovabili e di far conoscere, ai non addetti ai lavori, un settore in continua evoluzione. Scarica la guida

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Energie rinnovabili, ambiente e mercato

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È passato oltre un anno – era il 3 aprile 2008 – da quando il Gestore del Mercato Elettrico e Assolombarda hanno promosso il workshop, i cui atti sono raccolti in questo libro. Se un anno sia una grandezza temporale estesa o meno è un fatto relativo. Certo è che in un anno, nonostante vi siano stati alcuni cambiamenti particolarmente significativi, non sembrano essersi modificati gli orientamenti di fondo in tema di fonti rinnovabili, efficienza energetica e CO2. Per certi versi si possono vedere dei rafforzamenti, e penso in particolare a quella che alcuni commentatori hanno definito la "svolta verde" dell’America con le nuove politiche del neo presidente Obama, così come alle proposte presentate a gennaio dalla Commissione Europea per un nuovo accordo internazionale contro i cambiamenti climatici in vista della conferenza ONU sul clima del prossimo dicembre 2009 a Copenaghen, per non citare il voto di metà dicembre 2008 del Parlamento Europeo sul pacchetto clima ed energia, così come emendato alla luce del compromesso raggiunto dal Consiglio. Un recente studio della Commissione europea (The impact of renewable energy policy on economici growth and employment in the European Union, aprile 2009) stima che il conseguimento dell’obiettivo di coprire con fonti rinnovabili il 20% del fabbisogno al 2020, definito con il pacchetto 20-20-30, potrebbe creare fino a 2,8 milioni di posti di lavoro nel settore1. Anche in ambito nazionale vi sono segnali nella stessa direzione: l’atteso decreto del Ministero dello Sviluppo Economico di concerto con il Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare del 18 dicembre 2008 contenente disposizioni applicative dei meccanismi di incentivazione della produzione di energia da fonti rinnovabili, come previsto dalla Legge Finanziaria 2008, così come l’attuazione di quanto definito da atti di normativa secondaria, quali delibere dell’Autorità per l’energia elettrica e il gas, fino alla serie di audizioni in corso nei primi mesi del 2009 da parte della Commissione Attività Produttive della Camera che ha avviato un approfondimento sugli incentivi alle fonti energetiche rinnovabili e assimilate. Da ricordare quindi che un punto a favore delle rinnovabili è stato segnato dalla crisi del gas tra Russia e Ucraina che ha visto da un lato l’interruzione delle forniture verso l’Europa per ben 15 giorni nel mese di gennaio 2009 e dall’altro, aspetto non secondario, ha evidenziato quanto sia ancora debole la single voice europea per garantire la sicurezza degli approvvigionamenti. Questo e altro in uno scenario che dal 3 aprile 2008 è profondamente cambiato. All’epoca del convegno, il petrolio era lanciato in un trend di quotazioni crescenti verso il valore record di 147 dollari il barile raggiunto l’11 luglio 2008, e quanti avvistavano sintomi dell’attuale congiuntura economica venivano additati quali cassandre. Ora le più diffuse previsioni vedono per quello che è stato definito l’oro nero quotazioni medie per l’anno 2009 comprese tra i 60 e i 70 dollari al barile e la crisi economica evidenzia la sua dimensione, tanto che seppur differenti nelle azioni adottate, la maggior parte dei governi dei diversi Paesi sta intraprendendo misure straordinarie individuate ad hoc. Se per un verso una quotazione bassa del petrolio, o anche solo non eccezionalmente elevata, sottolinea con particolare evidenza che la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili può non essere competitiva in termini di costi relativi con altre fonti, interventi pubblici per far fronte alla crisi possono per un altro verso essere atti a favore dello sviluppo sia delle fonti rinnovabili sia dell’efficienza energetica. Come è stato da più interventi evidenziato nel corso del workshop, scelte di politica energetica che implicano sfidanti obiettivi come quelli delle rinnovabili devono essere accompagnate da politiche industriali, che trasformino i vincoli in opportunità di sviluppo economico. Nella valutazione del nuovo scenario tuttavia non va trascurata la dimensione finanziaria della crisi economica, particolarmente importante nel contesto dello sviluppo delle fonti rinnovabili, proprio per la necessità di ingenti investimenti (e quindi finanziamenti) in particolare per quegli impianti di più ampie dimensioni che potrebbero contribuire significativamente al raggiungimento degli obiettivi europei.

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Monitoraggio costante dei mercati

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